Comune e Legambiente insieme contro l’abbandono delle mascherine

In questi mesi, nei quali vige l’obbligo di indossare la mascherina ogni qual volta si esca di casa, questi sono diventati tra i rifiuti maggiormente prodotti. Non essendo riciclabili né compostabili, le mascherine devono essere conferite nel rifiuto residuo, ma ne vengono ritrovate ogni giorno molte disperse nell’ambiente.

Durante l’estate i “Nonni del verde”, gli uomini e donne che svolgono servizi socialmente utili nel territorio comunale e che si sono dedicati in particolare alla pulizia delle aree verdi pubbliche, hanno denunciato il frequente ritrovamento delle mascherine.
La stessa problematica è stata riscontrata dai volontari che hanno partecipato all’iniziativa “Puliamo il mondo” il mese scorso, quando fra i molti rifiuti raccolti è emersa una forte presenza di mascherine usa e getta.

Sebbene la maggioranza delle mascherine disperse non venga abbandonata intenzionalmente, ma sia piuttosto persa inconsapevolmente, il forte impatto ambientale di questi rifiuti deve portare ad una riflessione, incentivando a porvi un’attenzione particolare. Lo stesso vale per i mozziconi di sigaretta, sempre troppo presenti nell’ambiente. Entrambi questi rifiuti, se non smaltiti correttamente, possono entrare negli ecosistemi naturali portando a conseguenze dannose.

“Le mascherine e guanti monouso ad uso civile, secondo una stima di Legambiente rappresenterebbero circa lo 0,23% dei rifiuti urbani raccolti in Italia”, spiega Ilaria Protti, vicepresidente di Legambiente Prato. “Il loro mancato conferimento nella raccolta indifferenziata, seguito spesso dal loro abbandono in strada, comporta un grave problema di gestione ambientale e sanitaria per l’ulteriore contagio che tale rifiuto potrebbe veicolare, per la composizione di materiale non biodegradabile e perchè la sua frammentazione può produrre parti più piccole che entrano nella catena alimentare animale. Per quanto riguarda infine i mozziconi di sigaretta, essi come confermano i dati del monitoraggio Park Litter – iniziativa di Legambiente nazionale, rappresentano purtroppo la tipologia di rifiuto più comunemente riscontrata nei parchi urbani. Nell’edizione 2020 infatti sul podio dei rifiuti raccolti, i mozziconi di sigaretta si quantificano come il 33% del totale, seguiti al secondo posto da tappi di bottiglia e linguette di lattine che precedono gli innumerevoli frammenti di carta non identificabili. All’appello non manca la plastica: il 6% dei rifiuti totali. Da tutto questo ci dobbiamo difendere, con l’aiuto indispensabile dei cittadini, e a questo è destinata la campagna che abbiamo curato in collaborazione con l’assessorato all’ambiente del comune di Carmignano”.

Per questi motivi il Comune di Carmignano e Legambiente Prato hanno dato il via ad una campagna di sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente, incentrata proprio su questo genere di rifiuti non riciclabili né compostabili: mascherine e mozziconi di sigaretta.  Una campagna frutto di un indirizzo del consiglio comunale, che ha votato l’ordine del giorno su questo tema. Tre locandine (allegate al presente comunicato) sono state affisse negli esercizi commerciali e nei luoghi pubblici di maggiore frequentazione, come il palazzo comunale e il comando della polizia municipale a Carmignano, la biblioteca a Seano, lo Spazio giovani a Comeana.

“L’emergenza sanitaria è al primo posto nelle nostre azioni quotidiane”, dice l’assessore all’ambiente Federico Migaldi. “L’Ambiente è il nostro bene comune, tutelarlo vuol dire preoccuparsi anche della nostra salute”.

Pista ciclopedonale di comeana: ultimo tratto

Il cantiere per la realizzazione della pista ciclopedonale denominata “Via degli Etruschi”, a Comeana, si è spostato dalla testa dell’Ombrone alla strada provinciale. È infatti concluso il tratto che dal confine con il comune di Poggio a Caiano si sviluppa sopra l’argine del torrente Ombrone, fino a raggiungere l’ingresso del campo sportivo della Virtus Comeana.

Da qui, è ora aperto il cantiere per il tratto che corre lungo la provinciale via Lombarda e via Etrusca, andandosi a ricongiungere alla pista ciclabile già esistente, in corrispondenza del parcheggio di via Montefortini. Il tratto in corso d’opera permetterà quindi di raggiungere sulle due ruote in tutta sicurezza anche il cimitero di Comeana ed il tumulo etrusco di Boschetti.

“Queste nuove infrastrutture ciclopedonali che stiamo realizzando – afferma l’assessore all’ambiente Federico Migaldi – sono un’opportunità sotto molti punti di vista. Una tra tutte la rigenerazione dei luoghi che attraversano, riordinando e rendendo più sicuro il territorio che attraversano. La continuità di questi percorsi oltre i confini Comunali gli renderà una vera e propria opportunità turistica e culturale”.

Si va così a concludere il progetto dell’attuale pista ciclopedonale nella frazione, ma la previsione urbanistica vede la continuazione della pista lungo via Leopardi, fino a raggiungere l’area sportiva ed il centro storico di Comeana, passando dal vialetto della Poesia. Una prospettiva volta al prossimo futuro, con l’intenzione di rendere ancora più completa la rete di piste ciclabili del territorio comunale.

GIORNATA CONTRO L’ODIO

Il consiglio comunale, a seguito della proposta di legge formulata in Senato dalla senatrice Liliana Segre, ha istituito per la data del 30 ottobre la giornata contro l’odio, su proposta della presidente del consiglio comunale Chiara Lorenzini.

“La proposta di legge di Liliana Segre – spiega Chiara Lorenzini – ci ha portati ad avviare un dibattito su cosa sia effettivamente l’odio, giungendo alla conclusione che questo si presenta sotto svariate forme. Per questo, come maggioranza e poi come consiglio comunale, abbiamo deciso di istituire questa giornata il 30 ottobre, dedicando ogni anno spazio al dibattito su una forma d’odio differente. Ci poniamo come obiettivo primario la sensibilizzazione della popolazione su questa tematica, partendo dai ragazzi e dalle ragazze del territorio. Queste tematiche, sebbene non strettamente curriculari, risultano sempre più importanti anche nel contesto scolastico, come tasselli fondamentali per la crescita dei cittadini del domani”.

Tema di questa prima giornata è il bullismo. Sarebbe stata in programma la premiazione dell’Istituto Pontormo e la classe 4B della scuola primaria Q. Martini, che nell’anno scolastico 2018/2019 si è distinta nel Premio Teresa Sarti Strada, concorso promosso da Emergency, presentando il fumetto “I quattro personaggi misteriosi”, proprio sul tema del bullismo. Data la situazione di emergenza sanitaria in corso, è stato deciso di rimandare l’evento di premiazione a quando sarà possibile garantire la partecipazione della cittadinanza, così da dare il giusto riconoscimento agli studenti coinvolti.

“Ci teniamo a ringraziare il dirigente scolastico dell’Istituto Pontormo e tutto il corpo docente – aggiunge l’assessore alla pubblica istruzione Tamara Cecconi – perché dimostrano sempre una grande attenzione anche per le tematiche che esulano dal piano di studi. La partecipazione ai concorsi e alle iniziative con sfondo sociale, sono un grande stimolo per i ragazzi, che si trovano a guardarsi in faccia e confrontarsi con le situazioni, talvolta difficili, che hanno attorno. Sul tema del bullismo, oggetto della giornata di quest’anno, c’è ancora molto lavoro da fare ed è pertanto importante l’impegno quotidiano che gli insegnanti mettono su questo fronte”.

3 sequestri preventivi nelle zone industriali

La polizia municipale di Carmignano ha messo in atto tre sequestri preventivi, dove è stato riscontrato un utilizzo abusivo di locali attigui ad attività produttive o interne alle attività stesse.

Il lavoro della polizia municipale di Carmignano prosegue incessantemente, non solo nell’ambito dei controlli sul rispetto del codice della strada e sulla normativa per la prevenzione del Covid-19, ma anche tramite indagini accurate di situazioni di abusivismo.

Solo nel mese di ottobre sono stati effettuati sei controlli in collaborazione con Asl e una decina di controlli per iniziativa del comando. “Grazie alla stretta collaborazione con Asl – commenta il comandante Rolando Palagini – riusciamo a mantenere questo trend di controlli ed intervenire di conseguenza”.

Da questa ultima serie di verifiche sono emerse 2 situazioni critiche legate all’abusivismo, che hanno portato a tre sequestri.
Nel primo caso era stato creato un soppalco all’interno di una ditta, dove dormivano e mangiavano 14 persone, in stato di sovraffollamento. Inoltre, nonostante i loculi dormitorio affiancati dallo spazio cucina siano 14, le postazioni di lavorano risultano essere 22.
Nel secondo caso, che ha portato a due sequestri, due appartamenti situati sopra ad una ditta sono stati trasformati in alberghi abusivi. Gli operai della ditta, rispettivamente 24 in un appartamento e 36 nell’altro, sono stati trovati a vivere in loculi di circa 2×3 metri.

“In questo periodo – aggiunge Palagini – i nostri agenti sono impegnati quotidianamente non solo nel lavoro ordinario, ma anche in numerose attività di controllo e coordinazione legate all’emergenza covid. Tuttavia, riteniamo importante proseguire questo tipo di indagini fianco a fianco con la Asl, che ci stanno permettendo di dar luce a numerose situazioni di illegalità”.

COVID-19: il sindaco prestanti scrive al governo

In seguito all’ultimo DPCM, il Sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti ha inviato al Governo il seguente “appello per il bene comune”.

Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri
Sig.ri Ministri
Vi confesso che mai come adesso, nei quattro anni trascorsi da quando ho avuto l’onore di essere chiamato a rappresentare Carmignano, ho avvertito un senso di DRAMMATICITÀ così forte per il futuro di tutta la nostra comunità. I numeri dei contagi e dei ricoveri in Italia dicono che il virus è fuori controllo, e che tutti siamo a rischio, a prescindere da età, lavoro, e condizione sociale.

Allo stesso tempo è a rischio il LAVORO: chiudere senza garanzie una parte importante delle attività commerciali, significa semplicemente condannarle a fine sicura. Il rischio è chiaro: l’incertezza per la salute personale e dei propri cari da una parte, e la disperazione economica dall’altra, stringono in una tenaglia con un unico esito, la ROTTURA del
patto di fiducia fra cittadino e istituzioni, senza il quale salta la “società democratica”.

Oggi purtroppo, siamo alla vigilia di nuove misure restrittive, unico sistema per diminuire la diffusione del virus e mantenere sotto controllo l’andamento dell’emergenza sanitaria.

Da SINDACO, assieme alle migliaia di altri colleghi sparsi in tutta Italia, abbiamo sempre fatto la nostra parte, per onorare la fascia che portiamo, e soprattutto quel GIURAMENTO di difendere sempre la comunità che rappresentiamo!
Come SINDACI abbiamo affrontato le emergenze sociali e organizzative, legate al Covid dello scorso marzo e di questa fase. Abbiamo dato piena collaborazione a livello istituzionale senza distinzione ideologiche e di colore, con un unico fine: affrontare tutte le difficoltà dei nostri
cittadini. Solo per restare all’ultimo periodo, come Sindaci abbiamo consigliato di superare i problemi legati ai ritardi nella tracciatura dei casi con l’introduzione dei tamponi veloci ed abbiamo, con tutte le difficoltà del caso, collaborato all’informazione sulla tracciatura dei contagi sul territorio.

Anche oggi, SONO e SIAMO, disposti ad onorare il nostro ruolo e le responsabilità ad esso collegate, nella sfida difficile di tutelare la salute e la sicurezza pubblica e nello stesso momento garantire la continuità di servizi essenziali, la scuola, i trasporti, l’industria, il commercio.

NO A CHIUSURE INDISCRIMINATE – SI A REGOLE FERREE

Condivido a pieno l’appello lanciato dai Sindaci della Valbisenzio, dove saggiamente si chiede di evitare chiusure indiscriminate e lineari, ma azioni selettive su base territoriale e sul rispetto delle condizioni di sicurezza. Ne va del lavoro, della vita di milioni di lavoratori, di studenti, della sussistenza di piccole e grandi aziende che rischiano di non arrivare al nuovo anno. Noi Sindaci, se forniti di mezzi e risorse, siamo pronti a fare la nostra parte, organizzando il sistema di controlli e garantendo il rispetto delle norme e la tutela della salute pubblica.

Il Sindaco
Edoardo Prestanti

Cycle2recycle: in bici contro la plastica

Cos’hanno in comune lo sport e la tutela dell’ambiente?
Tutto, se hai una bici cargo e pedali per 6500km raccogliendo la plastica che trovi lungo la strada!

Questa mattina è passata nelle nostre zone Myra, la ragazza olandese che sta portando avanti il progetto Cycle 2 Recycle, per sensibilizzare riguardo al problema della plastica.
Ma cosa sta facendo di preciso?
Con una bici davvero curiosa, armata di pinza allungabile e tanta voglia di pedalare, è partita da Torino ed ha già percorso tutta l’Italia fino alla punta estrema della Puglia, per poi dirigersi in Calabria ed attraversare lo stretto fino in Sicilia. Negli ultimi giorni è arrivata in Toscana e oggi sta viaggiando da Firenze a Bologna.
Al suo passaggio dal Ponte del Manetti, il nostro sindaco Edoardo Prestanti e il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli l’hanno incontrata per complimentarsi con lei e per rilanciare il suo messaggio: “Dobbiamo prenderci cura del nostro ambiente!”

Finora Myra ha raccolto 60kg di plastica, che corrispondono a 6000 bottiglie. Il nostro Comune continua ad impegnarsi per la tutela dell’ambiente: lo facciamo in agricoltura eliminando il glifosato dalle coltivazioni, lo facciamo investendo sulla viabilità sostenibile (sentieri e piste ciclabili), lo facciamo con severi controlli verso chi abbandona rifiuti, lo facciamo incentivando la raccolta differenziata, tanto che siamo fra i comuni più virtuosi da questo punto di vista, ma questo non è ancora sufficiente.
Ogni minuto nel mondo viene venduto un milione di bottiglie di plastica: una minima percentuale di queste viene riciclata. Myra ci lancia una sfida: oltre a riciclare i rifiuti, produciamone meno! Un esempio? Beviamo l’acqua del rubinetto!

Sul sito www.cycle2recycle.org è possibile seguire il viaggio di Myra attraverso l’Italia!

A Carmignano arriva il Bee Day

Questa domenica 27 settembre, alla Pista Rossa di Seano, si terrà una giornata dedicata alla conoscenza e sensibilizzazione verso le api e la loro salvaguardia. Dalle 15 alle 20 sarà allestita una mostra mercato con gli apicoltori del territorio, attorno alla quale si susseguiranno attività per bambini e adulti, che spaziano dai laboratori didattici per bambini alle degustazioni di miele, dalle performance teatrali al convegno sui benefici dei prodotti dell’alveare.

Durante tutta la giornata sarà possibile firmare la petizione dei cittadini europei “Salviamo api e agricoltori”, che con un’alleanza di oltre 140 organizzazioni ed ONG ambientaliste, punta alla promozione di un’agricoltura favore alle api. Maggiori dettagli a riguardo: https://www.savebeesandfarmers.eu/eng/?fbclid=IwAR0HUUHHEDnHcw7ZHXCBW86J8f8bDnzOH-0MxyiXFC69tO0wdt3SuqEPXII

Il Comune di Carmignano, tra i primi comuni in Toscana ad essere libero dai pesticidi, è da tempo impegnato nella salvaguardia dell’ambiente ed il sindaco Edoardo Prestanti lo scorso anno è stato premiato con il “Lombrico d’oro”: un riconoscimento per i sindaci che più si sono distinti per le azioni in difesa dell’ambiente e della salute dei comuni da loro amministrati.

Questo il programma del Bee Day, 27 settembre ore 15-20.

PER GLI ADULTI:

  • Alle ore 16 e alle ore 17.30: Esibizione “Alveus”, espressioni artistiche e concrete azioni di cittadinanza attiva, a cura di Generation Europe.
  • Alle ore 16.30: Convegno di apiterapia con il naturopata Michele Buffa.

PER I BAMBINI:

  • Alle ore 16 e alle ore 19: Laboratorio ludico per bambini “Costruiamo insieme: ogni celletta è importante!”, a cura di Elisabetta Nunziati, pittrice botanica acquerellista.
  • Alle ore 17: laboratorio per bambini dai 4 ai 7 anni “Il giardino delle api” a cura della biblioteca comunale.

PER TUTTI:

  • Dalle 15 alle 20: mostra mercato con apicoltori del territorio.
  • Dalle 16 alle 16.30 e dalle 18.15 alle 18.45: degustazioni di mieli (su prenotazione telefonando al 338.9209376).
  • Alle 16.30 e alle 18: smielatura in diretta.

Azienda del territorio regala visiere per asili nido e scuole dell’infanzia

Oggi l’azienda Pluribol ha donato un kit da 10 visiere paraschizzi per ciascuna scuola dell’infanzia, per la scuola dell’infanzia paritaria e per gli asili nido privati presenti nel comune di Carmignano.

Oggetto della donazione sono le visiere paraschizzi PLUS01: visiere protettive in PET, realizzate con un design ergonomico a scudo completo, che protegge completamente dal mento alla fronte, e dotate di una fascia elastica e di un distanziatore frontale in poliuretano espanso elastico, per essere adattate a tutti gli utilizzatori. Le visiere, contrassegnate come DPI certificate CE, sono disinfettabili e riutilizzabili e saranno quindi dispositivi di protezione molto utile durante l’anno scolastico per tutte le scuole cui sono state donate.

L’azienda Pluribol è nata nei mesi scorsi, in seguito all’emergenza Covid-19, da una filiera di aziende del territorio che hanno riconvertito la propria produzione, per far fronte alla nuova situazione di mercato, riuscendo anche a dare lavoro a numerose persone.

“Ricevere una donazione come questa, in questo momento – afferma l’assessore all’istruzione Tamara Cecconi – non solo fa piacere, ma ci rende orgogliosi dei cittadini che vivono e lavorano nel nostro territorio. Queste visiere offriranno maggiore sicurezza a tutti coloro che lavorano con i bambini più piccoli, che non indossano la mascherina, e contribuiranno notevolmente a limitare le possibilità di contagio da Covid. Ma i ragazzi della Pluribol hanno dimostrato di non abbattersi davanti alle difficoltà, anzi di saperne tirar fuori un’occasione. Grazie alla loro iniziativa hanno ridato una prospettiva a tanti lavoratori, fornendo allo stesso tempo degli strumenti di protezione indispensabili nella lotta contro il virus”.

Le riscoperte di “Leonardo e Bacchereto”

Il Comune di Carmignano organizza per domenica 6 settembre 2020 un evento d’eccezione nel contesto della Sagra del Fico di Bacchereto: la presentazione del volume “Leonardo e Bacchereto. Terra da far boccali”, a cura di Alessandro Vezzosi con i contributi di Maria Chiara Bettini, Giovanni Roncaglia, Agnese Sabato, Edizioni Polistampa. L’evento si terrà alle ore 16:45 presso la pieve di Santa Maria Assunta a Bacchereto, nei locali dell’Antiquarium delle maioliche di Bacchereto, sezione distaccata del Museo Archeologico di Artimino ‘Francesco Nicosia’. Seguirà la visita gratuita al Museo.

Il volume è stato fortemente voluto dall’assessore alla Cultura Stella Spinelli, per dare voce alle importanti novità scoperte su questo tema dagli studiosi che hanno curato il testo.

Si tratta di una pubblicazione che chiarisce, con dati certi e documenti anche inediti (prevalentemente ritrovati nell’Archivio di Stato di Firenze), un momento fondamentale ma trascurato della biografia di Leonardo; la sua presenza e la storia della sua famiglia in relazione a Bacchereto, compresa la “fornace da orcioli” e altri possedimenti; le origini e una serie di esperienze sorprendenti dell’artista con la “terra da far boccali” (l’argilla) grazie a una ricognizione nei manoscritti di Leonardo (dal Codice Atlantico a quelli di Madrid e dell’Istituto di Francia). La pubblicazione inizia con una illustrazione delle straordinarie testimonianze etrusche scoperte nel territorio di Carmignano e si conclude con la ricostruzione della presenza di numerose fornaci in almeno otto località di Bacchereto, con oltre sessantotto fornaciai, tra XIV e XVII secolo, quando questo borgo del Montalbano costituiva un centro di produzione della ceramica artistica, poi scomparso fino ai ritrovamenti ora qui raccolti nel Museo delle Antiche Maioliche.

Interverrà Andrea Pessina, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, che nella prefazione al volume ne riassume i contenuti ripercorrendo anzitutto le riscoperte archeologiche nel territorio.

“Sono felice di poter consegnare ai cittadini un libro serio e affidabile – commenta l’assessore alla cultura Stella Spinelli – che trasformerà una volta per tutte la leggenda su ‘Leonardo a Bacchereto’ in storia. Finalmente si potrà affermare con orgoglio che il Genio ha trascorso la sua infanzia anche fra le nostre colline, ispirandosi e formandosi”.

Alessandro Vezzosi (leonardista e critico d’arte), e Agnese Sabato (storica), con documenti inediti o rari dimostrano i rapporti con Bacchereto di Leonardo e della sua famiglia (degli Zoso di Bacchereto e dei Da Vinci), tramite la nonna del grande artista-scienziato, Lucia di ser Piero di Zoso, moglie di Antonio Da Vinci (che non era notaio e non si era limitato ad accudire in Vinci i possedimenti agricoli, ma aveva navigato in gioventù fino a Barcellona e in Marocco). Nonna Lucia era sorella di ser Baldassarre, notaio che – come il padre di Leonardo, ser Piero – lavorò per la famiglia di Machiavelli, abitava a Firenze nella piazza del quartiere di Santa Maria Novella e, dopo essersi ritirato a Bacchereto, cedette i suoi beni al nipote ser Piero Da Vinci. Di estremo interesse, per tali proprietà prima degli Zoso e poi dei Da Vinci, risultano gli accertamenti relativi alla loro “fornace da orcioli” e alla “chasa da signore” a Toia, confinante con San Biagio e Fusciano e con i beni della Pieve.

Inoltre i due studiosi inquadrano il patrigno fornaciaio di Leonardo, i sei biscugini a Bacchereto (tra cui un notaio, Giovanni) e le condizioni imposte da ser Piero al fratello Francesco per la gestione dei poderi di Bacchereto distanti in linea d’aria solo 6 km da Vinci (che oltre a vino, olio, grano e spelta, producevano panico, fave, orzo, biade, castagne, uova e fichi secchi…). Gli eredi di ser Piero Da Vinci, inclusa Violante, figlia di ser Giuliano (il più autorevole degli almeno 22 fratellastri di Leonardo) e di Alessandra Dini (menzionata nel Codice Atlantico), continuarono ad abitare a Toia nel XVI secolo…

Vezzosi evidenzia in particolare l’importanza straordinaria di alcune annotazioni di Leonardo. Migliaia di suoi fogli autografi sono andati perduti, soprattutto quelli del periodo giovanile fino al 1478, con l’eccezione del Paesaggio con la data 1473. La sua prima citazione di Vinci risale al 1494-1500. Fondamentale è quindi, in rapporto a Bacchereto, l’antecedente promemoria databile 1478 nel Codice Atlantico: “Francesco d’Antonio [lo zio] in Firenze e compa[re o ri] in Bacchereto…”.

Nei periodi successivi l’artista ricorderà spesso la sua pratica nelle fornaci e nel lavorare l’argilla. Dimostra per esempio la sua personale e diretta conoscenza di come si possono restaurare i vasi rotti quando sono ancora crudi e non quando sono già cotti. Dà importanza agli insegnamenti ricevuti dagli orciolai (“boccalari”) per molteplici applicazioni e nell’uso del tornio del vasaio, persino per misurare la velocità delle navi. “Adoperandomi io non meno in scultura che in pittura” scrive Leonardo, rivendicando un’arte per la quale era celebre ma criticando lo scolpire in marmo, mentre si esercitava nella modellazione della creta, ossia nella “plastica”, “sorella della pittura”.

Vezzosi formula e definisce più che credibile, quasi una certezza, l’ipotesi che Leonardo abbia iniziato giovanissimo a plasmare l’argilla nella fornace di Toia, anziché o non solo nella bottega del Verrocchio, nella quale eseguiva fra l’altro figure di terra per disegnare e dipingere i panneggi giovanili. Fece quasi sicuramente come suo nipote scultore, Pierfrancesco (Pierino Da Vinci), morto a soli 23 anni nel 1523: Vasari ricorda che “da sé senza maestro”, Pierino iniziò “a disegnare et a fare […] fantoccini di terra” e poi, a soli 12 anni, entrò nella bottega fiorentina di un amico di Leonardo, Baccio Bandinelli.

Il libro riassume infine la vicenda del tentativo fallito di Leonardo a Milano per il grandioso monumento Sforza, rimasto di terra e infine distrutto, ed esemplifica le sculture di terracotta che pure altri autorevoli studiosi hanno attribuito a Verrocchio e allo stesso Leonardo, riferibili al tempo in cui l’artista di Vinci lavorava nella bottega del suo maestro e frequentava pure Bacchereto (come dimostra il suo autografo intorno al 1478). Il capitolo su Leonardo scultore e la “terra da far boccali” si conclude con il tema dei disegni leonardiani non solo della forma di terracotta per stoviglie, ma persino di geometrie “optical” e nodi vinciani anche per la ceramica: una ricerca tuttora in progress.

Maria Chiara Bettini, archeologa, responsabile scientifico del Museo Archeologico di Artimino, illustra le riscoperte archeologiche nel Comune di Carmignano quindi nei dintorni di Bacchereto, precedenti a Leonardo, illustrando l’area archeologica di Pietramarina e le testimonianze di Artimino e Comeana. Aree che sicuramente sono state ampiamente frequentate dal giovane Leonardo. Si è occupata con Giovanni Roncaglia dell’allestimento della sezione di Bacchereto del Museo di Artimino dedicata alla sezione delle maioliche di Bacchereto.

Giovanni Roncaglia, archeologo medievista, sintetizza il tema suggestivo della riscoperta della produzione ceramica a Bacchereto da dove si era sviluppata soprattutto nei decenni precedenti e negli anni di Leonardo, poi scomparsa e dimenticata. Ricostruisce persino l’elenco delle fornaci attive in almeno otto località di Bacchereto, con la presenza di almeno sessantotto fornaciai, ed evidenzia come alcuni fornaciai baccheretani, in particolare Giunta di Tugio, abbiano avuto un ruolo significativo nella Firenze del Rinascimento. Le loro opere si conservano in prestigiosi musei europei, da Londra a San Pietroburgo, e persino negli USA e in Australia. In uno scavo a Firenze, dove si trovava la fornace del baccheretano Giunta di Tugio, sono stati ritrovati reperti che attestano una collaborazione certa tra lui e Luca Della Robbia.

Segnalazioni: arriva il portale online

È stata presentata questa mattina la nuova piattaforma per le segnalazioni, che da oggi sarà attiva sul sito web del Comune di Carmignano. Un portale tramite il quale ogni cittadino potrà inserire le proprie segnalazioni, indirizzandole direttamente alla polizia municipale, all’ufficio lavori pubblici oppure all’ENPA (Ente nazionale protezione animali), a seconda della tematica della segnalazione stessa.

APRI IL PORTALE SEGNALAZIONI

Il progetto, realizzato dall’ingegnere informatico del Comune, Francesco Azzurri, è opensource e quindi completamente gratuito e senza costi per le casse comunali. Inoltre, proprio perché realizzato internamente, può essere in qualsiasi momento modificato e migliorato per andare incontro ad esigenze future.

Nello specifico, la piattaforma si sviluppa su due binari: uno rivolto ai cittadini e l’altro alla segreteria dell’Istituto Comprensivo Pontormo.

L’interfaccia per i cittadini prevede la possibilità di scegliere il destinatario della segnalazione e di scrivere un testo ed allegare fotografie. Una volta spedita la segnalazione, l’ufficio competente la riceverà e potrà prenderla in carico o destinarla ad un altro ufficio, nel caso che il cittadino l’abbia erroneamente indirizzata al destinatario non competente in materia. Al cittadino arriverà un’email di conferma ricezione. I tre destinatari delle segnalazioni (polizia municipale, ufficio lavori pubblici ed ENPA), nel proprio portale di background, avranno sempre disponibili ed analizzabili le segnalazioni, anche dopo che la questione è già stata presa in carico o che il problema è stato risolto. Questa memoria storica permetterà di aprire doppie pratiche sulla stessa questione, ma soprattutto agevolerà l’ente nell’analizzare le problematiche di settore, dare risposte più rapide ed impostare in maniera più mirata gli interventi futuri.

La seconda interfaccia è invece un canale diretto tra la scuola e l’amministrazione comunale. La segreteria dell’istituto Pontormo può avviare ticket di segnalazione ed avviare un interscambio di dati con l’amministrazione comunale, di cui rimarrà salvato lo storico. Potrà essere selezionata la scuola per la quale si inserisce la segnalazione, oltre che la categoria: manutenzioni oppure assistenza informatica. Questo sistema servirà a rendere più chiaro e rapido sia lo scambio di informazioni sia l’intervento richiesto.

“Semplicità è la parola chiave i questo sistema”, spiega l’assessore all’informatica Tamara Cecconi. “Finora arrivavano segnalazioni via telefono, email, social network: spesso anche tramite diversi canali in contemporanea, oppure indirizzate a chi non è competente in materia. In questo modo invece agevoliamo sia i cittadini nell’inviare una segnalazione, sia chi la riceve per gestirla al meglio. Sicuramente ci vorrà del tempo perché tutti utilizzino questo servizio, ma come con il sistema di prenotazione online degli appuntamenti, gradualmente diventerà un’abitudine”.

“A fronte di una miriade di canali – aggiunge il sindaco Edoardo Prestanti – diamo uno strumento chiaro, univoco, trasparente e soprattutto facilmente utilizzabile. Ma oltre a risolvere i problemi nell’immediato, lo storico delle segnalazioni ci permette anche di pianificare meglio il futuro. Se ai lavori pubblici arrivano numerose segnalazioni tutte sulla stessa strada, probabilmente servirà pianificare un intervento più importante rispetto alla semplice toppa su una buca”.

“Riceviamo ogni giorno segnalazioni via telefono ed email – sottolinea l’agente della polizia municipale Emiliana Mainardi – e capita che arrivino più chiamate per lo stesso motivo. Questo sistema sicuramente ci agevolerà nella gestione delle segnalazioni”.

“Per noi – concludono Andrea Petrini e Lucia Casarin di ENPA – è un grande passo avanti nello snellire gli aspetti burocratici. In alcune situazioni potremo intervenire più rapidamente e ci sarà anche una più semplice interazione con l’amministrazione comunale.