Il Comune di Carmignano facilita l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia modificando il valore delle fasce Isee per l’accesso ai contributi e incrementando le somme mensili da erogare a sostegno della frequenza per i bambini in fascia 0-3 anni. E’ stata, infatti, approvata, su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione Tamara Cecconi, la delibera con la quale si dà il via all’ampliamento delle fasce d’accesso e all’incremento dei contributi.
A seguito della legge 107 della Buona Scuola, in esecuzione della quale è stato approvato il Piano di Azione Nazionale triennale per consolidare e ampliare la rete dei servizi educativi per l’infanzia, anche riducendo la partecipazione economica delle famiglie, sono stati attribuiti dal Miur al Comune di Carmignano circa 21mila euro in più rispetto al 2018. Cifra che quindi l’amministrazione ha deciso di utilizzare ampliando sia i requisiti del valore Isee, sia le somme assegnate a ciascuna fascia.
“Investire in educazione fin dai primi anni di vita è un efficace fattore di riduzione delle diseguaglianze sociali – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione Tamara Cecconi -. La spesa per l’accesso agli asili nido rimane uno dei principali motivi per i quali le famiglie vi accedono con difficoltà. Utilizzare le somme provenienti da fondi propri del bilancio comunale, da quelli del Miur e dal fondo sociale europeo per rendere più accessibili i servizi per l’infanzia, è un diritto di tutti i bambini e un dovere per le amministrazioni pubbliche”.
Il Comune di Carmignano per l’anno educativo 2018-2019 (da settembre 2018 a luglio 2019) ha stanziato 119.350 euro. Con la modifica deliberata dalla Giunta, il Comune aumenta quindi di 21mila euro circa il contributo a favore delle famiglie, così da agevolare la frequenza dei bambini ai servizi per la prima infanzia. In totale sono perciò 140mila euro circa i finanziamenti, tra statali, comunali ed europei, per l’anno educativo in corso.
A oggi sono iscritti nei quattro nidi convenzionati con il Comune di Carmignano 70 bambini, a fronte di 195 nuovi nati nell’ultimo triennio (2016/2017/2018): le famiglie che hanno presentato la domanda per richiedere i contributi alla frequenza sono 56, trentasei per il tempo lungo e venti per il tempo corto.
Nello specifico la giunta ha deciso, dall’1 gennaio 2019, di ampliare le fasce Isee e le somme stanziate per ciascuna fascia: per la prima fascia (Isee da 0 a 7000 euro) le famiglie si vedranno riconosciute 400 euro per il tempo lungo e 280 euro per il tempo corto; si avrà diritto a un rimborso di 360 euro per il tempo lungo e 250 per quello corto, con un Isee fino a 10mila euro; se l’Isee è fino a 16mila euro il rimborso sarà di 280 e 170 euro; 230 e 140 euro con Isee fino a 19mila euro; 180 e 115 per Isee fino a 23mila euro; 150 e 95 euro per Isee fino a 27mila euro; 120 e 70 euro con Isee fino a 33mila euro; per Isee fino a 40mila euro il contributo sarà di 80 o 50 euro mentre coloro che hanno un Isee fino a 50mila euro riceveranno un contributo di 60 o 40 euro.
L’applicazione delle nuove fasce Isee per i bambini già iscritti verrà applicata automaticamente dall’Ufficio Scuola, senza dover effettuare una nuova richiesta. Le famiglie dunque, dal mese di gennaio, si troveranno a pagare una quota più bassa per la frequenza dei propri figli ai quattro nidi convenzionati con il Comune.