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L’associazione Ruian del Centro Italia ha donato 5.000 mascherine

In questo periodo particolarmente delicato per il nostro paese continuano ad arrivare anche al Comune di Carmignano numerose donazioni per fronteggiare l’emergenza covid-19. L’ultimo gesto di solidarietà è arrivato questa mattina: alcuni rappresentanti dell’Associazione Ruian del Centro Italia hanno donato al Comune ben 5.000 mascherine chirurgiche, a disposizione ora del sistema di Protezione civile comunale. Tra le altre donazioni arrivate in queste ultime settimane, Roberto Lunghi ha consegnato al sistema di Protezione civile comunale numerose mascherine riutilizzabili in cotone; Paolo Parenti ha convertito la produzione della sua azienda e ha donato al Comune 1.250 mascherine. Tutto il materiale viene gestito dalla Protezione civile di Carmignano, che sta provvedendo di volta in volta a distribuirlo sul territorio

“Tanti gesti di solidarietà che dimostrano ancora una volta quanto è grande il cuore di Carmignano e dei carmignanesi – ha commentato il sindaco Edoardo Prestanti -. Una comunità che oggi più che mai si dimostra coesa e generosa. Grazie di cuore a tutti. Nei prossimi giorni faremo una ricognizione del materiale raccolto, l’obiettivo è infatti quello di consegnare alla popolazione anche altre mascherine, oltre a quelle che ci sono pervenute dalla Regione e che abbiamo distribuito nei giorni scorsi”.

Numerose inoltre le donazioni fatte in questo periodo da alcune associazioni del territorio alla Misericordia di Seano e di Carmignano e all’Assistenza Medicea di Comeana: l’Avis sezione di Carmignano ha donato un ingente quantitativo di sanificatori e dispositivi di protezione individuale; l’associazione Amici di Ambra ha consegnato numerose mascherine chirurgiche a norma di legge; la Pro Loco di Carmignano ha regalato alle associazioni di pronto soccorso del territorio e a due case di riposo trecentocinquanta confezioni di gel alcolici e saponi detergenti.

La bellezza ci salverà, l’editoriale

il direttore
Stella Spinelli

Un nuovo giornale, un nuovo contenitore, serio e affidabile, dove trovare tutto ciò che c’è di utile e dilettevole a due passi da casa. Una voce autorevole di quel territorio che abbiamo scelto come Casa e che adesso, in questo esatto momento, è tutto ciò che ci è permesso avere, è tutto ciò di cui possiamo godere.

L’unica scelta concessaci, in tempi di pandemia, è infatti quella di migliorare quel che già abbiamo, e noi carmignanesi – diciamocelo –abbiamo già tanto. Da qui l’idea: radunare in un’unica fonte ben curata tutto quello che è importante sapere e tutto quello che è possibile fare e avere, in un momento tanto difficile.   

La bellezza salverà il mondo”, diceva Platone, e tutti noi ne siamo circondati, non scordiamolo, basta saper guardare. Basta tornare a guardare. Basta tornare a vedere con gli occhi di un bambino, gli occhi del cuore. Questa la vera sfida, ora. In nome della Vita, il Covid-19 ci costringe a rallentare, a fermare la frenesia e a restare nella nostra intimità, qualsiasi essa sia. È uno stop imposto e improvviso, che non dà il tempo di cambiare nulla di quello che è stato. È un fermo immagine che congela il presente, ma che dona un’immensità di tempo per cambiarlo questo presente, a partire da noi stessi. Questa la vera prova da affrontare. Cambiare il nostro essere, per migliorare quel che ci circonda. Quindi aiutiamoci, a partire da questo piccolo passo.  

Il Giornale di Carmignano sarà il giornale di tutti. Potrete suggerirci argomenti, condividere percorsi, immagini, iniziative o intuizioni che mirino a raccontare la nostra bella terra. Un’ottima chance per ingannare questo tempo in modo costruttivo e corale. Le vostre idee scrivetele a questo indirizzo mail, cammineremo insieme verso la Bellezza: ilgiornaledicarmignano@comune.carmignano.po.it

Buoni spesa: arrivate quasi 200 domande

Sono già 197 le domande arrivate, alle 15.30 di oggi, giovedì 9 aprile, al Comune di Carmignano per richiedere i buoni spesa. 90 sono state già valutate dai Servizi Sociali del Comune, 9 di queste sono invece attualmente sospese in quanto in fase di ulteriore valutazione. Sono stati inoltre consegnati i primi buoni spesa a 38 nuclei familiari, buoni spesa già acquistati alla Coop Bisenzio Ombrone per un totale di 10mila euro. Altri 1.000 euro di buoni sono stati donati dalla Coop stessa. Nella settimana dopo Pasqua verranno evase molte delle altre domande pervenute. L’importo dei buoni erogati è conteggiato dal Servizio sociale del Comune in base alla composizione del nucleo familiare. In totale, lo ricordiamo, le risorse attribuite dal Governo al Comune di Carmignano per i buoni spesa per far fronte alle difficoltà economiche causate dall’emergenza coronavirus, ammontano a 82.977,50 euro.

I buoni, che dovranno essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari e prodotti di prima necessità, potranno essere spesi sia nei punti vendita della grande distribuzione che nei negozi di vicinato. Per quanto riguarda le catene della grande distribuzione, i buoni ad oggi possono essere spesi alla Coop Bisenzio Ombrone e alla Pam. Sono in corso le procedure per estendere il servizio anche in altre catene presenti sul territorio dei Comuni Medicei.

“Il nostro obiettivo è sfruttare queste risorse per rispondere alle esigenze primarie di tutti i nostri concittadini – ha precisato il sindaco Edoardo Prestanti -. Tra i criteri valutati nella distribuzione dei buoni anche la presenza di nuclei familiari numerosi o persone con disabilità. Per richiedere i buoni è necessario compilare e firmare un’apposita autocertificazione evidenziato i motivi per cui viene richiesto il buono. Ricordo a tutti che le autocertificazioni verranno controllate a campione e potranno esserci sanzioni penali per chi dichiara il falso”.

Intanto il Comune ha pubblicato un avviso rivolto agli esercenti del territorio comunale di Carmignano che vorranno aderire. Nello specifico si chiede ai commercianti locali interessati di garantire la disponibilità a fornire generi alimentari e di prima necessità ai cittadini che si presenteranno con i buoni rilasciati dal Comune. Ma anche la disponibilità ad andare incontro a tali cittadini in difficoltà applicando degli sconti dal 5 al 10% sui prezzi di mercato. Il commerciante dovrà poi rendicontare l’importo dei buoni ricevuti ed emettere fattura elettronica per importo pari al Comune, il quale provvederà poi alla liquidazione nel più breve tempo possibile. Come specificato nell’avviso, nei rapporti con la pubblica amministrazione è fondamentale che la Dichiarazione Unica di Regolarità Contributiva (DURC) risulti regolare.

Coloro che sono interessati a aderire possono rivolgersi ai Servizi sociali entro le ore 12 di giovedì 16 aprile inviando una mail a sociale@comune.carmignano.po.it oppure telefonando al numero 055 8750212-213. Sarà comunque possibile ricevere ulteriori adesioni anche dopo il termine sopra indicato.

Mascherine a tutti i cittadini di Carmignano, ecco come verranno distribuite

E’ iniziata questo pomeriggio la distribuzione delle 34mila mascherine consegnate al Comune dalla Regione e destinate a tutti i cittadini di Carmignano. A consegnarle casa per casa, tramite il Centro Operativo Comunale, sono i volontari della Protezione civile comunale. Ad ogni nucleo familiare verrà consegnata una busta, che riporta il logo del Comune, al cui interno sono presenti quattro mascherine. Le buste verranno lasciate nella cassetta delle lettere, i volontari non entreranno dunque nelle abitazioni, i cittadini non dovranno aprire la porta di casa e andare incontro ai volontari, né tanto meno recarsi in Comune per ritirarle. La consegna è gratuita, i cittadini non devono controfirmare niente. 

“Le mascherine verranno consegnate a tutti i nuclei familiari presenti sul territorio, casa per casa, frazione per frazione. La distribuzione terminerà entro il fine settimana, nessuno resterà senza. Se qualcuno non dovesse ricevere, entro il fine settimana, la confezione con le mascherine, dalla prossima settimana potrà contattare il Comune e richiederle – ha dichiarato il sindaco Edoardo Prestanti -. Grazie ai volontari che si stanno adoperando per distribuire le mascherine su tutto il territorio, e grazie alla disponibilità dei dipendenti comunali che hanno aiutato nella preparazione delle confezioni”. E infine un appello: “Invitiamo tutti a farne buon uso. Ovviamente avere la mascherina non autorizza nessuno ad uscire. L’uso della mascherina non è un’alternativa alle restrizioni governative, che restano attive su tutto il territorio, ma consente di effettuare in sicurezza quelle uscite consentite dal Dpcm – ha aggiunto il Sindaco -. L’appello è sempre quello di restare a casa e uscire solo per motivi di comprovata necessità. Oggi più che mai non possiamo abbassare la guardia, per far scendere i contagi e contenere quindi la diffusione del virus è essenziale restare a casa”.

Prestanti risponde a Asl “Le nostre richieste non sono mai state ascoltate”

“Dedizione e spirito di sacrificio nel cercare soluzioni concrete per salvaguardare la salute di tutti gli ospiti e gli operatori della Rsa di Comeana, e della cittadinanza intera, non sono mai mancate da parte dell’Amministrazione comunale e mai verranno meno. Lo dimostrano le quattro missive inviate dal 12 marzo al 3 aprile a Regione e Asl alle quali mai abbiamo ricevuto risposta. Lo dimostrano le ripetute chiamate effettuate e i messaggi inviati ai vertici, anche questi senza alcun riscontro. Lo dimostra il costante e quotidiano confronto con la direzione della Rsa di Comeana, alla quale mai è stato negato un sostegno e supporto concreto da parte dell’amministrazione locale. Stupiscono e sorprendono certe affermazioni date dall’Azienda Sanitaria”. Così il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti risponde alla nota inviata ieri sera da Asl.

Mai siamo stati ascoltati. E purtroppo i fatti lo dimostrano. Trentacinque persone, tra operatori e ospiti, sono risultati positivi, e purtroppo cinque di questi ospiti ci hanno lasciato. Una situazione che ci addolora profondamente. Da quando è emerso il primo caso di positività all’interno della struttura di via Machiavelli, il 9 marzo scorso, abbiamo chiesto un intervento urgente per contenere la diffusione del virus all’interno e all’esterno della struttura. Il 9 marzo sono stati effettuati i tamponi solo a 15 persone che presentavano sintomatologie: 8 sono risultati positivi. L’11 marzo l’Azienda Sanitaria ha messo in quarantena la struttura, la Società della Salute ha sospeso il Centro Diurno e noi Sindaci abbiamo emesso un’ordinanza che predisponeva l’isolamento fiduciario per tutti coloro che avevano avuto contatti con la struttura. Misura questa allargata anche agli operatori sanitari, con la prescrizione di recarsi nel luogo di lavoro utilizzando le dovute precauzioni prescritte dalle autorità competenti e, una volta finito il turno di lavoro, di rientrare immediatamente a casa senza nessun tipo di contatto con l’esterno”, ha aggiunto il sindaco Prestanti, ribadendo che a più riprese era stato anche chiesto di eseguire tamponi a tutti gli operatori e ospiti della struttura. “Asl ci ha comunicato di non avere tamponi a disposizione e di non avere personale per farli. Fatto questo gravissimo. In assenza di misure appropriate sono stati messi a rischio operatori e ospiti, e si sono contagiati anche coloro che inizialmente erano risultati negativi. Nel frattempo altri ospiti si sono ammalati e si sono registrati cinque decessi all’interno della struttura. E di concerto sono scaduti i termini dell’isolamento fiduciario. Soltanto il primo aprile, dopo numerose sollecitazioni da parte non solo della nostra amministrazione, ma anche degli altri Sindaci della Provincia e della direttrice della Rsa, nonché a seguito dell’ordinanza regionale del 29 marzo, sono stati fatti tamponi a tutti, che hanno messo in luce la positività di 29 persone, tra ospiti e operatori. Il non essere mai stati ascoltati, e lo dico con grande rammarico e profondo dolore, ha portato a questi risultati”.

Prestanti, insieme al sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli, ha chiesto inoltre il trasferimento immediato dei pazienti positivi in un’altra struttura. “Inizialmente ci era stato detto che gli ospiti positivi sarebbero stati trasferiti nella struttura di Narnali. Ipotesi poi tramontata in quanto, come ci è stato spiegato da Asl, la struttura deve essere lasciata vuota a disposizione di un’eventuale emergenza. La vera emergenza – in questo momento – è quella che riguarda gli anziani. Qui stiamo parlando della salute delle persone, che necessitano di cure e supporti adeguati. Non sono ammesse ulteriori perdite di tempo. Se la struttura di Narnali non è adeguata deve essere la ASL ad indicarci un’altra soluzione (come peraltro previsto all’art. 1 punto b dell’ordinanza regionale). Questi sono fatti, non affermazioni ad effetto, e come tali sono dimostrabili. Solo lavorando insieme celermente, facendo tutti la nostra parte, riusciremo a risolvere questa vicenda, scongiurando anche la chiusura della Rsa di Comeana. In particolare chiediamo alla Regione di aiutarci a far sì che la soluzione rispetti l’ultima ordinanza emessa dal Presidente”.

Prestanti “O Asl trova una soluzione immediata o sarò costretto a chiudere l’Rsa”

“Asl deve trovare una soluzione immediata e trasferire subito i pazienti positivi al Covid-19 in una struttura adeguata. Altrimenti a breve sarò costretto a prendere un provvedimento urgente, seppur doloroso, e emanare un’ordinanza di chiusura della Rsa di Comeana”. Non usa mezzi termini il Sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, che ancora una volta torna a chiedere un intervento urgente all’Azienda sanitaria locale. “L’evoluzione della situazione, alla luce della positività al tampone di 15 operatori, e quindi più della metà del personale, sta rendendo la situazione all’interno della Rsa di Comeana sempre più ingestibile – ha aggiunto il Sindaco -. Chiediamo perciò il trasferimento immediato dei pazienti positivi, o che vengano trovate delle soluzioni, concordate con la Asl e la struttura stessa, tali da garantire la sicurezza degli ospiti, del personale e della cittadinanza”.

Prestanti e Puggelli scrivono nuovamente a Regione e Asl “Il tempo è scaduto”

Separare gli ospiti positivi da quelli negativi e trasferire immediatamente gli anziani positivi in una struttura adeguata a garantire la loro assistenza e le cure necessarie; immediata e accurata indagine epidemiologica per individuare tempestivamente tutti i soggetti che hanno avuto anche un minimo contatto occasionale con i positivi o la struttura; possibilità per gli operatori sanitari di scontare la quarantena in una struttura adeguata; tamponi di massa in tutte le Rsa del territorio e avvio di una campagna di screening della popolazione. È quanto chiedono a gran voce a Regione e Asl i sindaci di Carmignano Edoardo Prestanti e di Poggio a Caiano Francesco Puggelli. I due primi cittadini dei Comuni Medicei hanno, infatti, scritto nuovamente al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all’assessore regionale Stefania Saccardi, al direttore Generale della ASL Toscana Centro Paolo Morello Marchese e al direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Toscana Centro Renzo Berti. Un’ennesima lettera per richiamare di nuovo l’attenzione su quanto si è verificato nelle ultime tre settimane nella Rsa di Comeana.

Il 9 marzo, lo ricordiamo, in seguito al riscontro del primo caso di Covid-19 su un operatore sanitario dipendente della Rsa, sono stati attivati i primi controlli che hanno riguardato solo gli ospiti che presentavano quadri clinici più gravi: su 15 tamponi effettuati, 8 sono risultati positivi. Da lì ASL ha disposto il provvedimento di quarantena della struttura, mentre i due Sindaci, tramite ordinanza sindacale, hanno disposto l’isolamento fiduciario domiciliare per chi aveva frequentato la struttura nei 14 giorni precedenti. Provvedimento, questo ultimo, i cui termini sono scaduti lo scorso 25 marzo. Ripetutamente i sindaci hanno scritto a Asl e Regione per chiedere interventi urgenti, il primo dei quali tamponi per tutti, operatori e ospiti. “Nessun controllo però è stato fatto – precisano Prestanti e Puggelli nella lettera -. Nei giorni successivi sono decedute cinque persone: tre sono utenti risultati positivi sin da subito. Un ospite, risultato negativo al primo screening, è stato ricoverato successivamente per sintomi gravi e sottoposto a test in ospedale dove poi è deceduto. Una terza anziana, che non era stata sottoposta a tampone il 9 marzo, è invece risultata positiva al test effettuato al momento del ricovero avvenuto in seguito a una sintomatologia improvvisa e acuta che poi ha portato al decesso della stessa. In queste tre settimane sono decedute altre due persone ospiti della Rsa con riferiti quadri simil influenzali: a nessuno dei due è stato effettuato nessuno screening per Coronavirus”. Solo il 1° aprile la Asl ha fatto tamponi a tappeto in tutta la struttura, con un risultato tragico: su 53 tamponi, 28 sono positivi, equamente divisi fra operatori e utenti.

“In tutto questo periodo come sindaci dei Comuni Medicei, poi insieme al sindaco di Prato, ed infine con tutti i sindaci della Provincia di Prato, abbiamo scritto ben tre missive per informare Regione e Asl dell’evoluzione della vicenda e chiedere adeguati provvedimenti finalizzati ad arginare la diffusione del virus a tutela dei nostri concittadini – proseguono Prestanti e Puggelli -. Non abbiamo però mai ricevuto alcuna risposta. Adesso basta. È stato perso troppo tempo. Chiediamo risposte, ma soprattutto interventi urgenti prima che sia troppo tardi”.

Effettuati i tamponi su operatori e utenti della Rsa di Comeana

L’Asl Toscana Centro ha da poco informato il Comune di Carmignano che sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati alla Rsa “Casa Accoglienza Anziani” di Comeana. Su 53 tamponi effettuati 28 sono risultati positivi: si tratta di 14 operatori e 14 utenti. “Quello che successo è un fatto di una gravità inaudita. A più riprese, anche insieme agli altri Sindaci della Provincia, abbiamo chiesto in via ufficiale e a gran voce di estendere l’indagine epidemiologica relativamente al caso della Rsa di Comeana. Non siamo mai stati ascoltati. Soltanto ieri, dopo quasi un mese dalla scoperta del primo caso di positività al Covid-19, sono stati fatti i tamponi a tutti gli ospiti e gli operatori. Dai tamponi è emersa una situazione di una gravità inaudita: 14 operatori e 14 utenti sono risultati positivi. Chiediamo spiegazioni, ma soprattutto un intervento urgente per arginare questa situazione e tutelare la salute dei nostri concittadini”.

Così i sindaci di Carmignano Edoardo Prestanti e di Poggio a Caiano Francesco Puggelli intervengono in merito ai risultati dei tamponi effettuati alla Rsa di Comeana. “Obiettivo primario è la tutela della salute degli ospiti, dei familiari e di tutta la cittadinanza. Di concerto con la Società della Salute e l’Azienda Sanitaria stiamo ora lavorando per individuare una soluzione per trasferire gli ospiti in un’altra struttura”.

Proseguono i controlli sul territorio

Prosegue l’attività di controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine per verificare il rispetto delle misure contenute nei decreti ministeriali, volte ad impedire la diffusione del contagio del Covid-19. Nello specifico l’attività della Polizia Municipale di Carmignano si è concentrata sulla verifica dell’effettiva necessità della presenza di persone al di fuori della propria abitazione. Come disposto dall’ultimo decreto ministeriale, infatti, ci si può spostare solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. E i numeri parlano chiaro: “I carmignanesi hanno recepito le direttive e i miglioramenti si vedono. Il senso di responsabilità sta prevalendo e sono sempre meno le persone che escono, se non per comprovati motivi di necessità o urgenza – ha dichiarato il sindaco Edoardo Prestanti -. Oggi più che mai è essenziale non uscire, nemmeno di notte. Ci è giunta voce che alcuni cittadini sono stati trovati fuori dalla propria abitazione in orario notturno. Certi comportamenti mi auguro non si ripetano più. Rispettiamo le regole, tutti. Restiamo a casa. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte e deve restare a casa, è l’unica arma che abbiamo a disposizione per limitare il contagio”.

La Polizia Municipale di Carmignano, nonostante l’esiguo organico, dallo scorso 11 marzo ad ora ha effettuato controlli su due turni, sia la mattina che il pomeriggio. Da queste verifiche sono state generalizzate 311 persone, sia in auto che a piedi, che hanno presentato e sottoscritto la relativa autocertificazione. La Municipale sta procedendo con la verifica della veridicità di dodici di loro, le cui autocertificazioni hanno indotto gli agenti a generare dubbi su quanto dichiarato. Sono stati poi effettuati controlli, per un totale di 120 volte, agli esercizi commerciali sparsi su tutto il territorio comunale. In questo caso non sono state riscontrate violazioni. Giovedì 26 marzo inoltre, a seguito di una circolare della Questura di Prato, sono stati eseguiti controlli anche all’ufficio Postale di Seano (unico ufficio postale aperto sull’intero territorio comunale), in occasione del primo giorno di pagamento delle pensioni.

I controlli degli agenti non si sono limitati alla verifica della necessità degli spostamenti. Durante i controlli sono, infatti, emerse violazioni al codice della strada che sono state regolarmente sanzionate, come per esempio utilizzo del telefono alla guida e non uso delle cinture di sicurezza. È stata poi ritirata una patente in corso di validità straniera non UE ad un cittadino residente da più di un anno sul territorio italiano.

Carmignano che spera e resiste. Sulla facciata del palazzo comunale lo striscione “Andrà tutto bene”

“Andrà tutto bene. Carmignano”. È la scritta, realizzata da alcuni bambini del territorio, che campeggia ben visibile da alcuni giorni sulla facciata del Palazzo comunale di Carmignano. Un messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutti in questo particolare e delicato periodo di emergenza. Uno striscione colorato in cui alle parole si affianca un arcobaleno con i colori dei quattro rioni: verde, bianco, celeste e giallo.

“Le due parole d’ordine sono resistere e sperare. Resistere a questa situazione di crisi e avere speranza nel futuro – ha detto il sindaco Edoardo Prestanti -. Sono giornate lunghe, difficili e certe volte dolorose, ma anche piene di impegno e di entusiasmo al servizio della nostra comunità. Mai come ora si sente il peso della responsabilità nella cura del bene più importante e prezioso per un popolo, la salute. Mai come ora si percepisce di essere dentro un destino collettivo, dove l’importanza di restare uniti e solidali ci fa capire l’importanza di essere comunità. Per questo oggi resistere significa compiere il proprio dovere, con l’impegno massimo nel proprio lavoro, nel rispetto delle regole e nel prendersi cura del prossimo. Per questo oggi sperare significa sapere che quando questa emergenza finirà sarà il momento di ricostruire il paese su basi diverse, dove tutto dovrà cambiare. Sanità e scuola dovranno essere beni essenziali; la parola ‘lavoro’ dovrà essere l’obiettivo primario della nostra Repubblica. Forza e coraggio. Insieme, andrà tutto bene”.

E sono tanti anche gli arcobaleni della speranza disegnati dai bambini ed esposti sui balconi e alle finestre delle case in tutto il territorio comunale. Striscioni colorati pieni di allegria ed ottimismo. L’invito è per tutti i bambini a continuare a disegnare e creare il proprio arcobaleno – chi vuole può arricchirlo con pensieri o parole -, fargli una foto e inviarla via mail a cultura@comune.carmignano.po.it oppure alla pagina Facebook del Comune. Tutto il materiale sarà poi pubblicato sui canali istituzionali del Comune.