In occasione della Festa della Toscana, con la quale si celebra l’abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre del 1786 ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, l’assessorato alla Cultura del Comune di Carmignano propone lo spettacolo teatrale “Sicure splendon le stelle. 31 ottobre 1723: la tragicomica notte di Cosimo III dei Medici, Granduca di Toscana” di Rosaria Bux.
L’appuntamento è per venerdì 7 dicembre alle 21 in Sala consiliare, l’ingresso è gratuito ma è gradita la prenotazione telefonando all’Ufficio Cultura 055 8750232 oppure inviando una mail a cultura@comune.carmignano.po.it.
Anche l’Istituto comprensivo “Il Pontormo” partecipa all’iniziativa con le classi terze, per le quali saranno allestite due repliche della rappresentazione la mattina del 6 dicembre. Lo spettacolo sarà introdotto ai ragazzi dalla regista.
“Anche quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere gli studenti di Carmignano – spiega l’assessore alla Cultura Stella Spinelli – affinché la consapevolezza di vivere in una terra di civiltà e cultura si radichi nella coscienza dei cittadini di domani”.
La festa della Toscana, celebrata per la prima volta nel 2000, è dedicata ogni anno a un tema specifico: quest’anno la tematica scelta è “Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa”. Da qui la scelta dell’amministrazione di proporre uno spettacolo dedicato a Cosimo III de’ Medici, penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici, che ha regnato dal 1670 al 1723. Un’occasione per riflettere sulla storia del Granducato toscano e sui rapporti con la civiltà Europea, partendo appunto dalla figura del granduca Cosimo III.
“Sicure splendon le stelle”, spettacolo che ha ricevuto contributi stanziati dal Consiglio Regionale, prende le mosse da una ricerca d’archivio di Veronica Vestri. L’indagine ha permesso sia la ricostruzione di spaccati biografici privati, sia il recupero e la valorizzazione del ruolo pubblico del granduca Cosimo III. “Sicure splendon le stelle…” nasce da una fantasia: la notte prima della morte Cosimo si ritrova nell’intimità della sua dimora a fare i conti con se stesso. Alcuni episodi della sua vita vengono fuori prepotentemente in una sorta di rilettura retrospettiva, una confessione privata che diviene, a tratti, critica e sferzante. Il pubblico assiste a questa riflessione quasi come se stesse sbirciando dal buco della serratura in un incontro senza tempo e senza spazio.
Ad interpretare il Granduca sarà Marcello Sbigoli mentre Tonio (servitore) sarà rappresentato da Stefano Carotenuto.