Dare liquidità economica alle associazioni sportive attraverso risorse statali a fondo perduto; ridurre i costi federali e promuovere linee di credito facilitate. Ma anche fornire la possibilità di bloccare gli affitti con l’ipotesi di una rinegoziazione a lungo periodo e creare uno sport-bonus che permetta agli imprenditori privati di scaricare la quasi totalità della sponsorizzazione. È quanto propone in prima battuta l’amministrazione comunale di Carmignano per far ripartire il mondo sportivo e dare sostegno alle associazioni del territorio.
“Il primo passo, così come concordato anche con gli assessori allo Sport degli altri Comuni della Provincia, è sicuramente quello di costituire un protocollo comune da portare ai tavoli nazionali. Un protocollo che sia sostenibile anche dalle realtà sportive che operano sui nostri territori – ha precisato l’assessore allo Sport Stefano Ceccarelli -. Nell’ipotesi, che al momento sembra remota, che a settembre si possa partire con tutta l’attività in condizioni per lo meno simili a quelle che hanno preceduto il lockdown, ci troveremo davanti ad un quadro economico difficile, tendente al drammatico. Le società si vedranno strette da una duplice morsa: da una parte le famiglie, anch’esse per lo più in difficoltà, che chiederanno la riduzione delle quote almeno pari al periodo non svolto l’anno precedente, dall’altra i mancati introiti del periodo primavera estate, gremito di iniziative che consentono alla quasi totalità delle nostre associazioni di mettere in ordine i propri bilanci e assicurarsi quella liquidità necessaria per programmare l’anno successivo. Resteranno invece le spese da affrontare per il regolare svolgimento dell’attività. A questo si può rispondere in prima istanza solo iniettando liquidità economica alle associazioni, passando però dalle federazioni, attraverso un passaggio a cascata dallo Stato alle federazioni fino alle associazioni e non attraverso il mondo creditizio, che porterebbe ad un ulteriore indebitamento ed a un’insostenibilità economica tale da causare una chiusura pressoché totale di un mondo che eroga lavoro e servizi fondamentali per la nostra comunità”.
Misure alle quali dovranno necessariamente seguirne altre: “Solo dopo la messa in sicurezza del settore si potrà parlare di una riforma radicale, ma necessaria, di tutto il mondo dello sport – ha aggiunto l’assessore Ceccarelli -. Questo dovrà avvenire aumentando i finanziamenti per l’adeguamento delle strutture, anche attraverso il credito sportivo o la creazione di appositi bandi. Ma dovrà anche essere riformato il lavoro sportivo, eliminando tutta la selva di bonus e considerando il lavoratore di questo mondo alla stregua di tutti gli altri, con diritti e doveri adeguati all’Italia del 2020. Fondamentale sarà poi dare un aiuto concreto alle famiglie per sostenere le spese dello sport per i figli, anche sotto una forma di defiscalizzazione accentuata. Tra le altre misure che proponiamo, la presenza in maniera strutturata dello sport all’interno delle scuole primarie e, infine, dovrà essere sancita la possibilità di professionismo anche tra le donne”.