“Asl deve trovare una soluzione immediata e trasferire subito i pazienti positivi al Covid-19 in una struttura adeguata. Altrimenti a breve sarò costretto a prendere un provvedimento urgente, seppur doloroso, e emanare un’ordinanza di chiusura della Rsa di Comeana”. Non usa mezzi termini il Sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, che ancora una volta torna a chiedere un intervento urgente all’Azienda sanitaria locale. “L’evoluzione della situazione, alla luce della positività al tampone di 15 operatori, e quindi più della metà del personale, sta rendendo la situazione all’interno della Rsa di Comeana sempre più ingestibile – ha aggiunto il Sindaco -. Chiediamo perciò il trasferimento immediato dei pazienti positivi, o che vengano trovate delle soluzioni, concordate con la Asl e la struttura stessa, tali da garantire la sicurezza degli ospiti, del personale e della cittadinanza”.
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Informazioni sull’emergenza covid19
Prestanti e Puggelli scrivono nuovamente a Regione e Asl “Il tempo è scaduto”
Separare gli ospiti positivi da quelli negativi e trasferire immediatamente gli anziani positivi in una struttura adeguata a garantire la loro assistenza e le cure necessarie; immediata e accurata indagine epidemiologica per individuare tempestivamente tutti i soggetti che hanno avuto anche un minimo contatto occasionale con i positivi o la struttura; possibilità per gli operatori sanitari di scontare la quarantena in una struttura adeguata; tamponi di massa in tutte le Rsa del territorio e avvio di una campagna di screening della popolazione. È quanto chiedono a gran voce a Regione e Asl i sindaci di Carmignano Edoardo Prestanti e di Poggio a Caiano Francesco Puggelli. I due primi cittadini dei Comuni Medicei hanno, infatti, scritto nuovamente al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all’assessore regionale Stefania Saccardi, al direttore Generale della ASL Toscana Centro Paolo Morello Marchese e al direttore del Dipartimento di Prevenzione ASL Toscana Centro Renzo Berti. Un’ennesima lettera per richiamare di nuovo l’attenzione su quanto si è verificato nelle ultime tre settimane nella Rsa di Comeana.
Il 9 marzo, lo ricordiamo, in seguito al riscontro del primo caso di Covid-19 su un operatore sanitario dipendente della Rsa, sono stati attivati i primi controlli che hanno riguardato solo gli ospiti che presentavano quadri clinici più gravi: su 15 tamponi effettuati, 8 sono risultati positivi. Da lì ASL ha disposto il provvedimento di quarantena della struttura, mentre i due Sindaci, tramite ordinanza sindacale, hanno disposto l’isolamento fiduciario domiciliare per chi aveva frequentato la struttura nei 14 giorni precedenti. Provvedimento, questo ultimo, i cui termini sono scaduti lo scorso 25 marzo. Ripetutamente i sindaci hanno scritto a Asl e Regione per chiedere interventi urgenti, il primo dei quali tamponi per tutti, operatori e ospiti. “Nessun controllo però è stato fatto – precisano Prestanti e Puggelli nella lettera -. Nei giorni successivi sono decedute cinque persone: tre sono utenti risultati positivi sin da subito. Un ospite, risultato negativo al primo screening, è stato ricoverato successivamente per sintomi gravi e sottoposto a test in ospedale dove poi è deceduto. Una terza anziana, che non era stata sottoposta a tampone il 9 marzo, è invece risultata positiva al test effettuato al momento del ricovero avvenuto in seguito a una sintomatologia improvvisa e acuta che poi ha portato al decesso della stessa. In queste tre settimane sono decedute altre due persone ospiti della Rsa con riferiti quadri simil influenzali: a nessuno dei due è stato effettuato nessuno screening per Coronavirus”. Solo il 1° aprile la Asl ha fatto tamponi a tappeto in tutta la struttura, con un risultato tragico: su 53 tamponi, 28 sono positivi, equamente divisi fra operatori e utenti.
“In tutto questo periodo come sindaci dei Comuni Medicei, poi insieme al sindaco di Prato, ed infine con tutti i sindaci della Provincia di Prato, abbiamo scritto ben tre missive per informare Regione e Asl dell’evoluzione della vicenda e chiedere adeguati provvedimenti finalizzati ad arginare la diffusione del virus a tutela dei nostri concittadini – proseguono Prestanti e Puggelli -. Non abbiamo però mai ricevuto alcuna risposta. Adesso basta. È stato perso troppo tempo. Chiediamo risposte, ma soprattutto interventi urgenti prima che sia troppo tardi”.
A Carmignano arriva la “Spesa solidale”
Sono numerose e variegate le azioni messe in campo dal Comune di Carmignano per sostenere le famiglie del territorio che stanno attraversando un periodo di disagio legato all’emergenza coronavirus. Tra questi, anche su sollecitazione di alcuni cittadini che hanno espresso a più riprese la volontà di sostenere le famiglie indigenti del territorio, quello della “Spesa solidale”: coloro che vanno a fare acquisti negli esercizi commerciali che hanno aderito al progetto possono decidere di aggiungere prodotti in più, lasciarli “in sospeso” nel negozio stesso e donarli così a chi in questo particolare periodo ha difficoltà ad acquistare beni di prima necessità. Le associazioni di volontariato che fanno parte della rete del sistema di Protezione Civile Comunale (Anc, Misericordia di Seano e Vab Colline Medicee) ogni giorno ritireranno i prodotti “sospesi” e li porteranno alla Caritas di Carmignano, che provvederà poi a distribuirli a chi ne ha bisogno.
“Il cuore grande di Carmignano si vede anche in questi momenti di difficoltà – ha spiegato il sindaco Edoardo Prestanti -. Oltre ai buoni spesi erogati dal Governo e destinati ai cittadini bisognosi, abbiamo voluto fornire questo ulteriore servizio di spesa solidale a coloro che stanno soffrendo di più perché magari a causa dell’emergenza coronavirus hanno perso anche quelle certezze economiche. Grazie a tutti gli esercizi commerciali che hanno aderito al progetto, grazie ai volontari e alla Caritas, ma soprattutto ai cittadini che so che non faranno mancare il loro supporto”.
L’elenco degli esercizi commerciali dove è possibile lasciare la “Spesa solidale” è consultabile sul sito del Comune di Carmignano (https://bit.ly/3dTQkCf). È possibile comprare e lasciare in sospeso tutti i prodotti di prima necessità ad esclusione di alimenti deperibili.
Ma non è tutto. Coloro che vogliono dare un contributo volontario possono fare una donazione al Fondo di solidarietà del Comune. I soldi raccolti verranno poi devoluti alla Caritas per il sostegno dei nuclei familiari del territorio in difficoltà. Per donare è possibile fare un bonifico a favore dell’Associazione di Volontariato Effetà Onlus presso Chianti Banca – Credito Cooperativo. Iban: IT 30 A 08673 38180 071000017059, indicando nella causale “Emergenza Covid-19 Comune di Carmignano. Elargizione liberale”.
Effettuati i tamponi su operatori e utenti della Rsa di Comeana
L’Asl Toscana Centro ha da poco informato il Comune di Carmignano che sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati alla Rsa “Casa Accoglienza Anziani” di Comeana. Su 53 tamponi effettuati 28 sono risultati positivi: si tratta di 14 operatori e 14 utenti. “Quello che successo è un fatto di una gravità inaudita. A più riprese, anche insieme agli altri Sindaci della Provincia, abbiamo chiesto in via ufficiale e a gran voce di estendere l’indagine epidemiologica relativamente al caso della Rsa di Comeana. Non siamo mai stati ascoltati. Soltanto ieri, dopo quasi un mese dalla scoperta del primo caso di positività al Covid-19, sono stati fatti i tamponi a tutti gli ospiti e gli operatori. Dai tamponi è emersa una situazione di una gravità inaudita: 14 operatori e 14 utenti sono risultati positivi. Chiediamo spiegazioni, ma soprattutto un intervento urgente per arginare questa situazione e tutelare la salute dei nostri concittadini”.
Così i sindaci di Carmignano Edoardo Prestanti e di Poggio a Caiano Francesco Puggelli intervengono in merito ai risultati dei tamponi effettuati alla Rsa di Comeana. “Obiettivo primario è la tutela della salute degli ospiti, dei familiari e di tutta la cittadinanza. Di concerto con la Società della Salute e l’Azienda Sanitaria stiamo ora lavorando per individuare una soluzione per trasferire gli ospiti in un’altra struttura”.
Progetto solidarietà alimentare: a Carmignano destinati quasi 83mila euro. Ecco come fare richiesta
Ammontano a 82.977,50 euro le risorse assegnate al Comune di Carmignano dal Governo, a seguito dell’ordinanza della Protezione Civile Nazionale, destinate ai cittadini carmignanesi che si trovano in situazioni di difficoltà economica a causa dell’emergenza coronavirus per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità e far fronte così alle esigenze alimentari del proprio nucleo familiare. Il Sindaco e la Giunta, di concerto con gli Uffici comunali, si sono immediatamente adoperati per identificare criteri e modalità di erogazione dei buoni spesa.
“Avevamo chiesto a tutti i nostri cittadini di stare isolati per evitare il contagio, ma avevamo anche promesso che nessuno sarebbe rimasto solo – ha precisato il sindaco Edoardo Prestanti -. Gli 83mila euro arrivati dal Governo rappresentano soltanto la prima di una serie di azioni dirette a tutelare tutta quella parte di cittadinanza che ha maggiormente subito gli effetti della crisi temporanea legata al coronavirus”.
I buoni spesa vengono gestiti dai Servizi Sociali del Comune. Possono presentare la domanda e richiedere i buoni le persone singole o nuclei familiari residenti nel Comune di Carmignano che si trovano in situazioni di difficoltà economica a causa dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del Covid-19. L’importo del buono da erogare sarà definito in base alla composizione del nucleo familiare.
Per ottenere i buoni spesa è necessario:
- compilare e firmare l’apposita autocertificazione evidenziando i motivi per cui viene richiesto il buono alimentare. Si dovrà, tra le altre cose, dichiarare di non percepire nel proprio nucleo familiare alcun altro sussidio di provenienza statale, regionale e/o comunale o in alternativa di quale sussidio si beneficia.
- Allegare all’autocertificazione copia del documento di identità del richiedente in corso di validità.
L’autocertificazione è scaricabile dal sito del Comune di Carmignano (www.comune.carmignano.po.it) oppure può essere ritirata nell’atrio del Palazzo Comunale, nelle sedi dell’Associazione Assistenza Medicea di Comeana o della Misericordia di Seano.
L’autocertificazione, con allegato il documento d’identità del richiedente, una volta compilata dovrà essere inviata al Comune di Carmignano con una delle seguenti modalità:
- E-mail all’indirizzo di posta elettronica buonispesa@comune.carmignano.po.it
- Fax al numero 055 8750206.
L’autocertificazione sarà valutata dal Servizio Sociale professionale del Comune e il cittadino verrà poi tempestivamente contattato per il ritiro dei buoni spesa, da utilizzare nei punti vendita convenzionati con il Comune di Carmignano. I buoni inizialmente dovranno essere utilizzati alla Coop Bisenzio Ombrone nelle sedi di Seano e Poggio a Caiano. Gli Uffici comunali stanno lavorando per coinvolgere anche altri esercizi commerciali e catene della grande distribuzione presenti sul territorio.
La Coop Bisenzio Ombrone inoltre, come ulteriore forma di aiuto e solidarietà, farà pervenire al Comune ulteriori buoni, che verranno poi distribuiti dall’amministrazione stessa in base al fabbisogno della cittadinanza
Per ulteriori informazioni o chiarimenti è possibile contattare il numero del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) 055 8750257 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.
Bandiere a mezz’asta e minuto di silenzio per ricordare le vittime del coronavirus
Alle 12 in punto anche il Comune di Carmignano ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del coronavirus. Il sindaco Edoardo Prestanti, gli assessori e il comandante della Polizia si sono uniti nella commemorazione di tutte le vittime di questa drammatica epidemia e si stringono intorno alla comunità carmignanese in questo momento di grande sofferenza. Un minuto di silenzio per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari e dei volontari, per darsi reciproco sostegno e per guardare al futuro con speranza. Le bandiere del Municipio saranno segnate a lutto per l’intera giornata.
“Un minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime del coronavirus. Non numeri ma uomini e donne con storie, affetti e famiglie. Famiglie che non hanno nemmeno potuto dire loro addio per l’ultima volta. Un minuto di silenzio per coloro che stanno lottando contro il virus – ha detto il sindaco Edoardo Prestanti -. Un minuto di silenzio per ricordare il sacrificio di tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari e i volontari che giorno dopo giorno, ora dopo ora, lavorano per fronteggiare le difficoltà di questa epidemia. L’auspicio è che questo minuto di silenzio serva a rafforzare la speranza verso il futuro. Siamo certi che tutti insieme, restando uniti, vinceremo questa battaglia”.
Allo studio dell’amministrazione le modalità per rimborsare le rette già pagate di trasporto scolastico, pre e post scuola
Dallo scorso 5 marzo sono sospese in tutta Italia, su disposizione del Governo, le attività didattiche. In questi giorni sono tante le richieste di informazioni arrivate al Comune circa i pagamenti della refezione, del trasporto scolastico e del pre e post scuola.
“Obiettivo primario è quello di sostenere le famiglie e non lasciare nessuno solo, soprattutto in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo attraversando – ha precisato l’assessore alla Pubblica istruzione Tamara Cecconi -. Stiamo perciò predisponendo per tutti i servizi una serie di misure per andare incontro alle esigenze di ogni singola famiglia. Alcuni interventi saranno più immediati, altri arriveranno col tempo anche in base all’evolversi della situazione”.
Per quanto riguarda la refezione scolastica non è presente una quota parte, coloro che usufruiscono del servizio pagano di volta in volta i pasti. Pertanto durante queste settimane di sospensione delle attività didattiche le famiglie non hanno versato somme aggiuntive. Per gli utenti che invece resteranno con dei crediti è prevista la possibilità di compensare tale cifra detraendola dalle prossime mensilità, non appena il servizio riprenderà. Per visualizzare il proprio credito ogni famiglia può consultare il sito del Comune e andare nella sezione “Refezione scolastica on line”. Capitolo a parte per il trasporto pubblico scolastico e il pre e post scuola, le cui quote sono state già versate dalle famiglie. L’amministrazione comunale sta ora valutando le modalità più idonee per rimborsare le famiglie di quanto pagato ma non usufruito.
“Tamponi a tappeto e screening di massa”: la richiesta dei sindaci al presidente della Regione
Bene i primi segnali di attenzione, ma bisogna potenziare l’attività di prevenzione e gestione dei casi di Covid-19 con tre azioni sul territorio. E’ quanto propongono tutti i sette sindaci del territorio pratese e il presidente della Provincia di Prato in una lettera inviata al presidente Enrico Rossi e all’assessore Saccardi, alla luce di alcuni cambiamenti del quadro epidemiologico. Nella lettera Biffoni, Bongiorno, Bosi, Calamai, Morganti. Prestanti e Puggelli ringraziano per gli sforzi messi in campo dalla Regione Toscana anche nei confronti dell’ospedale cittadino, a cui tutti i comuni stanno inviando il massimo sostegno possibile, e accolgono con favore l’apertura della Regione al potenziamento dell’attività sul territorio, con l’accesso ai tamponi da parte dei medici di famiglia e dei pediatri, ma ribadiscono la necessità di un’azione ancora più energica e capillare.
I sindaci avanzano dunque tre proposte specifiche per potenziare l’attività di screening sulla popolazione residente nel territorio pratese:
– L’estensione della possibilità di eseguire test di screening anche nei presidi territoriali, anziché solo presso il Pronto Soccorso dell’ospedale, in modo che siano accessibili anche a tutti i medici e pediatri di famiglia.
– L’esecuzione dei tamponi, oltre ai “contatti stretti” dei pazienti COVID, anche a tutti coloro che hanno avuto contatti occasionali e, più in generale, ai frequentatori abituali del caso.
– L’adozione di “screening di massa” da introdurre in modo progressivo, partendo da dove si è registrata una maggiore incidenza di casi di Coronavirus, al fine di individuare in modo più efficace i soggetti positivi paucisintomatici in fase precoce.
I sindaci concludono chiedendo dunque un incontro urgente e si mettono a disposizione per offrire tutto il supporto necessario anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di volontariato aderenti alla Protezione Civile dei Comuni della Provincia di Prato sul modello di quanto già fatto in altre zone della Toscana e dell’Italia.
“Attenzione ai vostri vicini più fragili”. Ecco tutti i numeri e i servizi per segnalare e aiutare chi ha necessità
È un appello alla cura di prossimità quello che viene lanciato dalle Giunte di tutti i Comuni, da Prato alla Val di Bisenzio, da Montemurlo al territorio mediceo. “Prendetevi cura dei vostri vicini e delle vostre vicine più fragili, segnalate le situazioni di difficoltà o di violenza domestica”, scrivono un drappello di assessori di Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato, Vaiano, e Vernio.
“La situazione è complicata per tutti ma lo diventa ancora di più per chi è solo oppure si trova ad affrontare una convivenza forzata in un contesto di solitudine o di maltrattamentisi afferma – il perdurare delle assolutamente necessarie misure disicurezza per fronteggiare la diffusione del Coronavirus può contribuire a rendere davvero difficile la quotidianità di molte persone che abitano nel vostro medesimo palazzo oppure a due passi da voi. Chi è prossimo spesso sa cosa accade dentro le mura domestiche, è in grado di valutare se un anziano solo è in grado di cavarsela o ha bisogno di supporto oppure raccoglie i rumori di litigi troppo frequenti e troppo violenti. Abbiate cura dei vostri vicini, a tutti in questo momento è richiesto un gesto di attenzione e solidarietà in più”.
L’appello – che è firmato dagli assessori Ilaria Santi (Prato), Valentina Vespi e Alberto Fanti (Montemurlo); Fabiana Fioravanti e Giulio Bellini (Vaiano), Maria Lucarini e Barbara Di Sciullo (Vernio), Maila Grazzini (Cantagallo), Maria Teresa Federico (Poggio a Caiano), Stella Spinelli e Federico Migaldi (Carmignano) – ha anche l’obiettivo di evidenziare e diffondere informazioni su quali servizi e quali numeri si possono chiamare per dare supporto a chi si trova in difficoltà.
“In questa drammatica crisi senza precedenti anche nel nostro territorio si stanno scrivendo tante belle storie di solidarietà, le relazioni di vicinato hanno trovato nuova forza – sottolineano gli assessori – per questo sappiano che il nostro appello potrà essere ascoltato da molti.
Linea contro la violenza domestica – Molta preoccupazione c’è per le donne vittime di violenza domestica. Nei giorni scorsi il Centro Antiviolenza La Nara ha lanciato l’allarme per la totale assenza di richieste di aiuto, dovuta probabilmente anche alla condizione di isolamento in cui vivono in questo momento i nuclei familiari. Ecco quindi i numeri da chiamare per segnalazioni o supporto: Centro Antiviolenza La Nara tel.0574-34472 – Numero nazionale 1522. In più si ricorda che è disponibile, grazie alla Regione Toscana, anche l’app gratuita del 1522 sul proprio cellulare, che consente anche di chattare in modo silenzioso con le operatrici del servizio.
Numeri utili e Protezione civile – I diversi Comuni sono in grado di dare dirtettamente molte informazioni per intervenire su situazioni di difficoltà. Per Carmignano il numero da contattare è 055 8750257.
Linea assistenza psicologica – Ci sono anche alcuni numeri di riferimento anche per il supporto psicologico: Telefono Amico Prato 0574 32777 (dalle 16 alle 20,30); Telefono amico Nazionale 199 284 284 (dalle 10 alle 24); Ordine Psicologi della Toscana 3316826935 (dalle 9 alle 19).
Proseguono i controlli sul territorio
Prosegue l’attività di controllo sul territorio da parte delle forze dell’ordine per verificare il rispetto delle misure contenute nei decreti ministeriali, volte ad impedire la diffusione del contagio del Covid-19. Nello specifico l’attività della Polizia Municipale di Carmignano si è concentrata sulla verifica dell’effettiva necessità della presenza di persone al di fuori della propria abitazione. Come disposto dall’ultimo decreto ministeriale, infatti, ci si può spostare solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. E i numeri parlano chiaro: “I carmignanesi hanno recepito le direttive e i miglioramenti si vedono. Il senso di responsabilità sta prevalendo e sono sempre meno le persone che escono, se non per comprovati motivi di necessità o urgenza – ha dichiarato il sindaco Edoardo Prestanti -. Oggi più che mai è essenziale non uscire, nemmeno di notte. Ci è giunta voce che alcuni cittadini sono stati trovati fuori dalla propria abitazione in orario notturno. Certi comportamenti mi auguro non si ripetano più. Rispettiamo le regole, tutti. Restiamo a casa. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia, ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte e deve restare a casa, è l’unica arma che abbiamo a disposizione per limitare il contagio”.
La Polizia Municipale di Carmignano, nonostante l’esiguo organico, dallo scorso 11 marzo ad ora ha effettuato controlli su due turni, sia la mattina che il pomeriggio. Da queste verifiche sono state generalizzate 311 persone, sia in auto che a piedi, che hanno presentato e sottoscritto la relativa autocertificazione. La Municipale sta procedendo con la verifica della veridicità di dodici di loro, le cui autocertificazioni hanno indotto gli agenti a generare dubbi su quanto dichiarato. Sono stati poi effettuati controlli, per un totale di 120 volte, agli esercizi commerciali sparsi su tutto il territorio comunale. In questo caso non sono state riscontrate violazioni. Giovedì 26 marzo inoltre, a seguito di una circolare della Questura di Prato, sono stati eseguiti controlli anche all’ufficio Postale di Seano (unico ufficio postale aperto sull’intero territorio comunale), in occasione del primo giorno di pagamento delle pensioni.
I controlli degli agenti non si sono limitati alla verifica della necessità degli spostamenti. Durante i controlli sono, infatti, emerse violazioni al codice della strada che sono state regolarmente sanzionate, come per esempio utilizzo del telefono alla guida e non uso delle cinture di sicurezza. È stata poi ritirata una patente in corso di validità straniera non UE ad un cittadino residente da più di un anno sul territorio italiano.